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Ponte di Shaharah

    Il Ponte di Shaharah fu costruito nel XVII secolo in Yemen e, sebbene a prima vista possa sembrare un semplice ponte, è legato a storie affascinanti. La sua struttura fu progettata per poter essere demolita rapidamente nel caso di un’invasione da parte dei Turchi, risolvendo anche un antico problema logistico.

    Il ponte si estende su una gola profonda 90 metri tra due montagne ed è ancora oggi comunemente utilizzato dagli abitanti dei villaggi circostanti. Si trova nella catena montuosa di Ahnum, nel governatorato di ‘Amran, a 140 km da Sana’a. Il ponte collega due montagne, Jabal al Emir e Jabal al Faish, attraversando un canyon che si forma dove le due cime si avvicinano. Misura 20 metri di lunghezza e 3 metri di larghezza ed è costruito principalmente in calcare, un materiale abbondante nelle montagne circostanti. Il Ponte di Shaharah conduce alla cittadina di Shaharah.

    Non si sa da quanti secoli la popolazione viva nelle montagne di Ahnum. Lo Yemen stesso è uno dei più antichi centri di civiltà al mondo, situato nella parte meridionale della Penisola Arabica. Mentre gran parte della penisola è arida, lo Yemen è fertile e gode di piogge regolari. Fin dai tempi antichi, il paese ha servito come naturale via di commercio tra i regni dell’Africa Orientale e del Medio Oriente. Le evidenze archeologiche mostrano che grandi insediamenti esistevano già nelle montagne del nord dello Yemen almeno dal 5000 a.C.

    Prima che lo Yemen fosse travolto dalla guerra civile, il Ponte di Shaharah era una delle attrazioni turistiche più popolari per coloro abbastanza avventurosi da intraprendere il viaggio per vederlo. Con il tempo, ha guadagnato il soprannome di “Ponte dei Sospiri” per la vista spettacolare di un semplice ponte in pietra che collega due montagne, lasciando gli spettatori senza parole.