Non è stata la prima bugia a farmi disinnamorare, quella ha messo fine alla mia fiducia non all’amore.
Non è stata la seconda bugia a farmi disinnamorare, quella ha messo fine al mio entusiasmo non all’amore.
Non è stata la terza bugia a farmi disinnamorare, quella ha messo fine all’incanto non all’amore.
Non è stata la quarta bugia a farmi disinnamorare, quella ha messo fine alla speranza non all’amore.
Non sono state tutte le bugie successive a farmi disinnamorare perché mi hanno mostrato che era lui a sbagliare, tra di noi, che era lui l’immaturo, il problematico, l’irrisolto, il vigliacco.
Io stavo subendo, sì, ma sono restata ad osservare quanto fossi pulita, onorevole e motivata da un sentimento autentico di bene che solo io sapevo provare.
Erano tutte sue le bugie contro noi due, contro la nostra relazione, contro le promesse che ci eravamo scambiati; bugie che distruggevano “noi” per salvare lui, avevano un senso, seppur malato un senso lo avevano.
Raccontavano di un suo disagio interiore rispetto a tutti i rapporti che aveva vissuto, un modo insano che gli permetteva di avere delle relazioni di facciata.
A farmi disinnamorare è stata l’ ultima bugia, quella che gli ho visto raccontare senza ragione di mentire, senza alcun tornaconto personale, solo ed esclusivamente per il piacere di fottere gli altri, di sentirsi grandioso e furbo.
Quell’ultima bugia mi ha fatto perdere la stima e non esiste amore privo di stima.