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Qual è l’etimologia e la storia della parola ‘mentore’?

    Mentore è una tipica antonomasia, un caso cioè in cui il nome del personaggio ha finito per indicare una particolare caratteristica o il ruolo che ha rivestito in un certo periodo. Per esempio, se diciamo che qualcuno è un Casanova, vogliamo dire che è un conquistatore di cuori femminili, come il famoso personaggio veneziano del ‘700. È pur vero che lui fu anche un avventuriero, scrittore, poeta, alchimista, esoterista e diplomatico, ma quello che le persone ricordano maggiormente è il suo essere un “tombeur de femme” e in quel senso è diventato proverbiale.

    Mentore deriva dal greco mentor nonché dalla radice man– , in sanscrito man–yè, penso, e manas, intelletto. Ma chi fu il Mentore da cui deriva l’espressione che vuole indicare una guida e consigliere/protettore?

    Mentore era un personaggio dell’Odissea, il consigliere di Ulisse il quale affidò a lui oltre che la cura dei suoi affari anche la sorveglianza del proprio figlio Telemaco, al momento della sua partenza per la guerra di Troia. Egli è anche il tramite attraverso il quale la volontà di Atena, dea della sapienza, delle arti e della guerra, si manifestò guidando Telemaco alla ricerca di informazioni sul viaggio del padre, non ancora tornato dopo diversi anni. Quando Ulisse farà ritorno ad Itaca, il figlio sarà infatti ormai cresciuto. Ora, l’Odissea è piena di personaggi, ma non tutti sono diventati proverbiali.

    Chi fu a dare risalto a Mentore? Fu l’arcivescovo francese Fénelon (François de Salignac de La Mothe-Fénelon) che nel ‘700 scrisse un romanzo educativo di avventure e di viaggi Les Aventures de Télémaque, fils d’Ulysse, per il duca di Borgogna (erede al trono) di cui era precettore al tempo. In questo libro, il consigliere Mentore (alter ego dello stesso Fénelon) vive avventure in diversi paesi dove le cose vanno male, perché i governanti hanno, guarda caso, dei cattivi consiglieri.

    Fénelon ebbe modo, attraverso il suo personaggio, di esprimere la sua opinione su come risolvere vari problemi e fu così che Mentore divenne popolare ed entrò nel linguaggio comune col significato di consigliere saggio e fidato, cui è riconosciuta una sorta di autorità paterna. Al giorno d’oggi si parla di mentoring come dell’attività di formazione aziendale effettuata affiancando lavoratori più esperti a quelli appena assunti.