Molto prima che venissero inventati i macchinari pesanti e la perforazione meccanizzata, i romani riuscirono a costruire alcuni dei tunnel più impressionanti dell’antichità, utilizzando solo la forza umana, strumenti rudimentali e un notevole ingegno. Ma come sono riusciti a scavare montagne e rocce senza accedere alla tecnologia odierna?
I metodi utilizzati dai romani per costruire i tunnel: fuoco e acqua per frantumare le rocce.
Quando avevano zone rocciose da attraversare, i romani usavano un metodo semplice ma efficace: riscaldavano intensamente la roccia accendendo forti fuochi sulla sua superficie, quindi vi versavano sopra acqua fredda o aceto. L’improvviso sbalzo di temperatura ha causato la rottura della pietra, rendendola più facile da rompere e rimuovere con scalpello e martello.
Scavo da entrambe le estremità
Per ridurre i tempi di esecuzione, i romani scavarono i cunicoli contemporaneamente da entrambe le estremità, utilizzando una tecnica ingegnosa basata su misurazioni precise. Con l’aiuto di strumenti semplici come la groma (un dispositivo di livellamento utilizzato nel rilevamento), gli ingegneri romani erano in grado di mantenere un percorso rettilineo e incontrarsi al centro con un errore minimo.
Costruzione di pozzi verticali
Per le gallerie più lunghe lo scavo è stato accelerato realizzando pozzi verticali lungo il percorso. Questi pozzi consentivano ai lavoratori di scavare contemporaneamente da più punti, riducendo notevolmente i tempi di costruzione. Servivano anche per ventilare il tunnel ed evacuare i materiali estratti.
Sistemi di drenaggio e consolidamento
I romani sapevano che le infiltrazioni d’acqua potevano rappresentare un grosso problema, per questo progettarono gallerie dotate di efficienti sistemi di drenaggio. Le pareti dei cunicoli erano spesso rivestite con pietra e cemento romano (opus caementicium), che conferiva loro grande resistenza nel tempo.
Famosi tunnel costruiti dai romani
Tra i tunnel romani più imponenti ci sono il Tunnel di Vespasiano in Turchia, scavato nella roccia per deviare il corso di un fiume, e il Tunnel del Furlo in Italia, un passaggio stradale che si può ammirare ancora oggi.
Anche senza la tecnologia moderna, i romani dimostrarono che la precisione, l’ingegno e il lavoro organizzato possono portare a realizzazioni architettoniche impressionanti, alcune delle quali sono funzionanti anche dopo due millenni.