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Polizia Giudiziaria tipologie e uso delle sostanze stupefacenti o psicotrope

    La classificazione delle sostanze stupefacenti (dette comunemente anche droghe, sostanze psicoattive o psicotrope) è rappresentata da tre principali raggruppamenti, primi tra i quali troviamo i sedativi, a seguire vengono poi gli stimolanti e gli allucinogeni.

    Frequentemente viene usato il termine di sostanze psicotrope come equivalente alle stupefacenti; psicotrope piuttosto sono le sostanze utilizzate in medicina come antidepressivi, ansiolitici, sonniferi o stimolanti come caffeina e nicotina.

    Nella categoria delle sostanze psicotrope rientrano i farmaci utilizzati nelle terapie dei disturbi mentali e le sostanze psicotossiche quali quelle di abuso non usate in terapia e quelle con effetti collaterali psichiatrici.

    Da subito possiamo affermare che per la medicina i sedativi sono farmaci che inducono sedazione mentale agendo secondo meccanismi diversi sulla psiche: alcuni agiscono contro l’ansia (ansiolitici), altri contro la depressione (antidepressivi), altri ancora contro le psicosi (antipsicotici).

    Fanno parte invece della categoria degli stimolanti le sostanze in grado di esercitare tale azione sul sistema nervoso centrale.

    Gli allucinogeni sono poi le sostanze che modificano il sistema percettivo e che agiscono direttamente sugli impulsi nervosi nella fase di elaborazione delle sensazioni uditive, visive, tattili.

    Importante è sottolineare il fatto che da questa varietà di stupefacenti ne discendono a loro volta i derivati.

    Gli stupefacenti possono avere una derivazione vegetale, sintetica oppure semisintetica.

    Nel gruppo dei sedativi troviamo l’oppio, la morfina, l’eroina, il metadone, i barbiturici e i tranquillanti.

    I SEDATIVI

    L’oppio (parola che deriva dal greco “succo”) è la sostanza lattiginosa che fuoriesce dall’incisione degli involucri non ancora maturi contenuti nel papavero sonnifero (papaver somniferum).

    Tale sostanza che fuoriesce (lattice) viene raccolta e preparata in pani dal peso variabile da 200 g. a 2 Kg. circa.

    Di colorazione sul bruno e di forte odore simile all’ammoniaca o all’urina fermentata; il sapore invece è molto amaro.

    Tra gli alcaloidi che troviamo nell’oppio troviamo la morfina, la codeina, la tebaina, la narcotina e la papaverina (quest’ultime due hanno azione farmacologica).

    Altre sostanze contenute nell’oppio sono le resine, la gomma, lo zucchero, i sali minerali, l’acido solforico, l’acido acetico, l’acido lattico, l’acido meconico.

    L’oppio può essere fumato, assunto per via orale, masticato sotto forma di palline o ingerito misto ad alimenti per lo più dal sapore dolce o miscelato con bevande come il tè o il caffè.

    Spesso l’assunzione di oppio avviene congiuntamente a piccole quantità di hashish o altre sostanze di tipo allucinogeno.

    Sono presenti coltivazioni del papavero in Turchia, Laos, Birmania, Tailandia, Triangolo d’oro, Iran, Pakistan, Afghanistan, Iugoslavia.

    La morfina è un alcaloide che si trova maggiormente nella capsula immatura del papavero sonnifero (papaver somniferum); la stessa viene ricavata attraverso procedimenti chimici molto complessi (si pensi che da in media da 10 Kg di oppio si ricava 1 Kg di morfina).

    La morfina grezza si presenta in polvere granulare dal colore che varia dal bianco sporco al marrone scuro (il colore dipende dal tipo di lavorazione adottata per l’estrazione).

    La morfina agisce sul sistema nervoso centrale, provocando un certo senso di benessere, euforia, annullando anche le percezioni di dolore.

    L’abuso produce grave dipendenza fisica e psichica e porta a dolorose crisi di astinenza.

    La morfina, che è una sostanza fortemente analgesica, antidolorifica e sedativa viene assunta per via intramuscolare o endovena oppure anche inalata.

    L’eroina (diacetilmorfina) è una sostanza semisintetica ottenuta dall’alcaloide morfina per reazione con l’anidride acetica.

    L’eroina si ottiene assoggettando la morfina all’azione dell’anidride acetica; la sostanza si presenta sotto forma di polvere cristallina, bianca, inodore, finissima e molto solubile in acqua.

    Tre sono i tipi di eroina esistente in commercio:

    • la bianca o tailandese, che viene considerata la qualità più pregiata
    • la rosa, proveniente dalla Birmania
    • la brown sugar, che si presenta in granelli di colore avana tipo zucchero bruciato

    L’eroina può essere fiutata oppure, iniettata con ago ipodermico; in quest’ultimo caso agisce sul sistema nervoso centrale, determinandone assuefazione rapida.

    Il soggetto in situazione di overdose è caratterizzato e da miosi (restringimento) delle pupille, repressione del respiro, coma; l’uso cronico di morfina ed eroina porta a tossicodipendenza e tossicomania.

    Il metadone rappresenta uno stupefacente di origine sintetica;è un oppioide sintetico con effetti simili alla morfina, ma con una emivita (tempo di dimezzamento) di gran lunga superiore.

    Ha peculiarità farmacologiche affini alla morfina (morfinosimile); si presenta sotto forma di polvere cristallina bianca o di sciroppo e dal sapore amaro.

    In dosi specifiche viene utilizzato nella medicina (ad es. contro la tosse), ma la sua notorietà è dovuta nell’applicazione della terapia di mantenimento o a quella di disintossicazione di tossicodipendenti e tossicomani da oppiacei.

    Il metadone può essere somministrato sia per via orale sia parenterale o rettale.

    L’acido barbiturico o malonilurea è, chimicamente, l’ureide ciclica dell’acido malonico.

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    barbiturici sono cosi definiti perché derivati dell’acido barbiturico; sono utilizzati in medicina come sedativi, ipnotici e antiepilettici.

    A temperatura ambiente si presenta come un solido biancastro dall’odore tenue.

    Il maggiore impiego dei barbiturici in medicina è quello con azione depressiva e ipnotica.

    L’uso continuo di barbiturici è caratterizzato da una dipendenza psichica che porta naturalmente a dipendenza fisica.

    L’interruzione delle assunzioni provoca segni tipici di astinenza simili a quelli da alcool con forme di delirium tremens, talvolta più gravi di quelli da oppiacei.

    Esistono poi i tranquillanti che sono farmaci di differente composizione chimica che diminuiscono l’ansia, la tensione e l’agitazione, senza alcun effetto importante sullo stato di coscienza o sulla percezione.

    Tali farmaci portano a dipendenza fisica e psichica somiglianti a quella dei barbiturici, anche se la dipendenza fisica risulta essere molto più modesta.                     ________________________________________________________________________________________________________________________________________________

    GLI STIMOLANTI

    La cocaina (benzoilmetilecgonina) è uno stupefacente che agisce sul sistema nervoso; è un alcaloide che si ottiene dalle foglie della coca (Erythroxylum coca), che è originaria ed è coltivata sugli altopiani della Cordigliera delle Ande dell’America Meridionale, in particolare nella Bolivia, Perù, Colombia.

    Viene altresì coltivata anche in Ecuador e in Argentina, così come nelle Indie Orientali di Silon, Madras e Giava.

     La cocaina viene estratta dalle foglie secche e si presenta sotto forma di polvere bianca cristallina, fioccosa, incolore, di sapore amaro, molto solubile in alcool e poco in acqua fredda; essa può essere anche inalata oppure assunta per iniezione sottocutanea o endovena o per vie orali.

    La cocaina agisce sul sistema nervoso centrale, sia come anestetico sia come stimolante.

    Se viene inalata gli effetti sono quasi immediati (dopo solo qualche minuto), quali sensazione di benessere, di ebbrezza euforica, di ipersensibilità emotiva e di percezione delle immagini e dell’attenzione, senso di sicurezza, di onnipotenza ed esaltazione, senza ombra di stanchezza.

    Spesso l’assuntore è indotto a sopravvalutare le sue reali condizioni con conseguente pericolosità sociale a causa di verosimili azioni incontrollate; l’assunzione comporta modesta dipendenza fisica, ma forte si rappresenta quella psichica.

    Il crack o base è una sostanza stupefacente nata in America e molto diffusa anche in Gran Bretagna a partire dagli anni ottanta; é un tipo particolare di stupefacente derivante dalla cocaina frantumata cioè trattata con sostanze chimiche che evidenziano i componenti genetici (sali) della sostanza stessa.

    Tale sostanza rappresenta per tossicità ed effetti 5 o 6 volte superiori al cloridrato di cocaina.

    Il crack viene fumato attraverso pipette di vetro o sigarette e spesso mescolato a tabacco o marijuana, l’azione è medesima ma più intensa a quella della cocaina, entra in circolo nel giro di 10II ma svanisce come effetti nel giro di 10 minuti, per cui, il soggetto, tende a ripetere le assunzioni.

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    L’anfetamina (o amfetamina) è un farmaco con proprietà anoressizzanti e psicostimolanti.

    Gli anfetaminici sono a tutti gli effetti dei farmaci che, analogamente alla cocaina, hanno una potente azione stimolante sul sistema nervoso; gli stessi aumentano lo stato di vigilanza, esaltano l’umore e l’euforia, diminuiscono il senso della fatica, danno maggiore capacità di concentrazione, di loquacità e iperattività.

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    GLI ALLUCINOGENI

    La canapa (Cannabis) è una pianta a fiore (angiosperma) che, come il luppolo (Humulus lupulus), appartiene alla famiglia delle Cannabaceae, dette anche Cannabinacee, ordine delle Urticales.

    La canapa indiana è una pianta erbacea annuale con foglie palmari.

    Sono presenti coltivazioni e zone di produzione di canapa indiana in Medioriente (Turchia, Siria, Libano), Asia Centrale (Iran, Pakistan, Afganistan, India, Nepal), Africa (Marocco, Nigeria, Ghana, Zaire), America Centrale (Colombia, Messico del sud).

    Dalla canapa indiana si ottengono i seguenti derivati: hashish, marijuana e olio di hashish.

     Dai peli delle sommità fiorite delle piante femminili di canapa indiana si ottiene una resina con alto contenuto di THC (tetraidrocannabinolo); mentre le foglie che vengono tritate e lavorate come il tabacco, hanno un contenuto inferiore di sostanza attiva (marijuana).

     Resina e foglie vengono lavorate e confezionate in pani o tavolette che si presentano con colori variabili a seconda della zona di produzione e vanno dal grigio verdastro al giallo scuro tendente al marrone o al rosso al bruno intenso.

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    L’LSD (dietilamide-25 dell’acido lisergico) è una fra le più potenti sostanze psichedeliche conosciute.

    La più potente tra le molecole allucinogene è indubbiamente la dietelamide dell’acido lisergico “LSD”, chiamata comunemente acido; esso viene ottenuto per trasformazione chimica dell’acido lisergico.

    È una molecola che si trova in natura in un fungo parassita di alcune graminacea della segala cornuta.

    L’LSD è una sostanza incolore, inodore, solubile in acqua ed alcool.

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    Tale sostanza viene assunta per via orale; se liquida basta qualche goccia su una zolletta di zucchero o su un pezzetto di carta assorbente, se solida in piccole compresse chiamate a seconda della forma: micro punte, piramidi, vulcani o venduta in capsule.

    L’uso di LSD porta a disturbi psichici, turbe della memoria nonché fenomeni di schizofrenia.

    Attualmente si sta diffondendo un tipo di stupefacente denominato M.D.M.A. e noto comunemente col nome di ecstasy; è una metanfetamina dagli spiccati effetti eccitanti ed entactogeni, anche se non propriamente allucinogeni.

    L’Ecstasy, di facile produzione e di basso costo, è facilmente reperibile; viene venduta in pillole variamente colorate.

    Aumenta l’attività ipersensoriale e di resistenza, provocando in caso di abuso i danni tipici delle sostanze anfetaminiche e allucinogene.

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    Tra gli inalanti più comuni (i cui vapori danno effetti psicotropi) troviamo: l’etere, la benzina, il cloroformio, il protossido di azoto, gli anestetici vari, le vernici, i collanti, il cherosene, i gas liquidi, l’acetone, la trielina, etc. che emettono nell’aria vapori che hanno tutte le caratteristiche delle droghe.

    Tali sostanze tossiche incidono direttamente sul sistema nervoso centrale.

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    Recentemente gli spacciatori hanno introdotto sul mercato la vendita di nuovi tipi di stupefacenti, particolarmente pericolosi: il Cobret o Kobret e lo Shaboo che sono droghe utilizzate specialmente da giovanissimi e acquistabili a prezzi modici.

    Il cobret o kobret da il tipico flash eroinico (rilassatezza, torpore, sollievo dal dolore), ma al posto di quell’intensa euforia da il massimo dell’eccitazione.

    Quando si parla di “Ice”, “Shaboo”, “Shabu” (termine in uso nelle Filippine) o ” Crystal meth” ci si riferisce alla forma più pura della metanfetamina, ovvero cristalli solitamente limpidi di d-metanfetamina cloridrato; spesso viene fumata o iniettata con effetti di gran lunga superiori alle altre vie di assunzione.

    Tali sostanze, costituite da misture e scarti delle principali sostanze stupefacenti (eroina-cocaina), provocano gravi danni all’individuo e risultano molto spesso più dannose per la salute.

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    L’OSSERVAZIONE DELLE PUPILLE

    Quale strumento abbiamo per determinare immediatamente la probabile assunzione di stupefacenti da parte della persona nei confronti della quale stiamo procedendo mediante un controllo di polizia giudiziaria?

    Bene, possiamo affermare che da subito è possibile effettuare una priva valutazione osservando attentamente la dilatazione della pupilla del soggetto che stiamo controllando.

    Sostanzialmente è necessario puntare una fonte di luce sulla pupilla del soggetto e osservarla attentamente.

    Ecco come si presenta una normale pupilla:

    Come si presenta invece la pupilla di un soggetto che ha assunto sostanze stupefacenti, quali THC cannabis – anfetamina – metanfetamina:

    Come si presenta la pupilla di un soggetto che ha assunto sostanze stupefacenti, quali cocaina e/o alto livello di anfetamina:

    Come si presenta la pupilla di un soggetto che ha assunto sostanze stupefacenti, quali oppiacei:

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    TECNOLOGIE MODERNE E DISPOSITIVI PER IL RILEVAMENTO DI SOSTANZE ILLEGALI

     La tecnologia moderna mette oggi a disposizione del personale della polizia giudiziaria nuove strumentazioni riguardo ai primi dispositivi da utilizzare per il rilevamento di sostanze illegali.

    Ciò in condizioni di sicurezza e  senza l’esposizione degli operatori ad alcun pericolo.

    Vediamo insieme il funzionamento di dette strumentazioni.

    La novità è rappresentata dal fatto che non è necessaria la  preparazione preventiva del campione da analizzare, con rapida velocità di risposta e con l’esecuzione di test illimitati con un solo dispositivo.

    Tali tipi di rilevatori di sostanze illegali, esistenti sul mercato, sono di  piccolo formato e  possono essere messi a disposizione del personale della Polizia Giudiziaria e, come detto, garantiscono sicurezza ed efficienza nel rilevamento di sostanze stupefacenti direttamente sul posto e nell’immediatezza dei fatti (unica precauzione da adottare è quella di indossare DPI con idonei guanti in plastica nel maneggiare le sostanze).

    Si tratta di strumentazioni all’avanguardia, che offrono diversi vantaggi nell’utilizzo anche senza conoscenze tecniche specifiche e con facilità estrema.

    Ecco le varie fasi di utilizzo:

    1 – Si posiziona il  campione sulla superficie di rilevamento

    2 – Si avvia la strumentazione tramite l’App dedicata e installata sullo smartphone

    3 – Dopo una brevissima attesa si riceve il risultato

    Praticamente sono scanner portatili per il rilevamento di sostanze illecite che consentono agli operatori di polizia giudiziaria, direttamente sul posto, di essere in grado di riconoscere diversi gruppi di stupefacenti, con una libreria cloud  costantemente aggiornata e messa a disposizione del personale stesso a livello mondiale.

    Come dicevo, si tratta si scanner per il rilevamento di sostanze stupefacenti in formato tascabile e che costituiscono quindi uno strumento di analisi con standard avanzati in termini di sicurezza ed efficienza per la polizia giudiziaria.

    Ciò costituisce una tecnologia rivoluzionaria che analizza le sostanze con la precisione di sistemi tradizionali da laboratorio e che, in pochi secondi, è in grado di mostrare i risultati sul telefono portatile.

    Tali sistemi, che rilevano in modo rapido e preciso le sostanze stupefacenti  utilizzano la spettroscopia NIR (Near Infra-Red), tecnologia largamente usata nei laboratori delle industrie chimiche, alimentari etc..

    In particolare, alcune aziende all’avanguardia sono riuscite a miniaturizzare questa tecnologia per renderla portatile e di facile da utilizzo, senza ricorrere ogni volta a laboratori specializzati.

    Uno dei vantaggi della spettroscopia NIR è che non necessità alcuna preparazione del campione.

    La spettroscopia NIR illumina il campione in esame e misura lo spettro IR che viene riflesso dal campione.

    Il tipo di illuminazione e innocuo per l’occhio umano e non modifica la sostanza in nessun modo.

    Gli algoritmi di cui è dotata detta strumentazione sono archiviati e accessibili  in un Cloud sicuro e intelligente con una libreria di stupefacenti e sostanze illegali  costantemente aggiornata e in crescita.

    Un algoritmo quindi basato sull’intelligenza artificiale confronta i rilevamenti eseguiti con detta strumentazione con la libreria di riferimento trovando così eventuali correlazioni.

    I risultati vengono poi visualizzati tramite App su smartphone in pochi secondi.

    Utilizzando i metodi chemiometrici tradizionali occorre insegnare al sistema qualsiasi combinazione tra stupefacente e sostanza da taglio prima di eseguire il rilevamento.

    Porto come esempio Spectral Engines, che utilizza algoritmi Deep-Learning combinati con i metodi chemiometrici.

    Con tale modalità è in grado di garantire il riconoscimento di sostanze stupefacenti con tutti i tipi di sostanze da taglio.

    Deep-Learning o meglio l’apprendimento profondo è quel campo di ricerca dell’apprendimento automatico (machine learning) e dell’intelligenza artificiale.

    La Tecnica NIRS (Near Infrared Reflectance Spectroscopy) è una tecnologia di analisi che sfrutta l’interazione della materia con le radiazioni del vicino infrarosso per avere informazioni sulla composizione chimica del campione in un tempo che varia da pochi secondi a pochi minuti.

    Questa tecnica ha molti vantaggi: rapidità, semplicità, costi non elevati, possibilità di riutilizzare il campione e assenza di reagenti.

    Dette moderne strumentazioni sono in grado di identificare, distinguere e nominare  le diverse sostanze illegali largamente usate, come pure alcune sostanze legali.

    Inoltre, per alcune sostanze viene fornito anche il valore della concentrazione in percentuale.