“La Scapigliata” è un dipinto affascinante che evoca sia bellezza che mistero.
Generalmente attribuito al maestro del Rinascimento italiano Leonardo da Vinci, e datato intorno al 1506-1508, questo dipinto rimane un enigma per gli storici dell’arte.
Il fascino di “La Scapigliata”
Realizzato ad olio, terra d’ombra e pigmenti di bianco di piombo su una piccola tavola di legno di pioppo, il dipinto è noto per la sua bellezza avvincente, il portamento misterioso e la padronanza dello sfumato, una tecnica pittorica che sfuma i contorni e le tonalità per creare un effetto morbido e sfumato.
“La Scapigliata” ritrae l’ abbozzo non finito di una giovane donna il cui volto guarda dolcemente verso il basso mentre i suoi capelli sciolti e scomposti ondeggiano nell’ aria dietro di lei.
Gli occhi della donna sono socchiusi e completamente indifferenti al mondo esterno e all’osservatore, mentre la sua bocca è leggermente modellata in un sorriso ambiguo, evocativo della Mona Lisa.
Il viso occupa la maggior parte del dipinto, mentre il resto del dipinto è appena abbozzato, con uno sfondo preparato ma non dipinto.
Le differenze tra il volto e il resto del dipinto sono efficacemente fuse dalla padronanza dello sfumato.
Lo storico dell’arte Alexander Nagel osserva che lo sfumato fa sì che le ombre nascondano qualsiasi tratto, contribuendo al fascino enigmatico dell’opera.