Una struttura meravigliosa, oggi, lascia solo immaginare quale era nel momento del suo massimo fulgore.
Edificato nel IV-V secolo a.C. come consuetudine ricavando la cavea dal fianco di una collina, poteva ospitare 17 mila spettatori, la sua storia è ricca di nomi importanti quelli che noi tutti conosciamo, sia per motivi scolastici di studio, sia perché quasi giornalmente questi nomi vengono citati. Eschilo, Sofocle, Euripide. Aristofane e Menandro, hanno calcato queste pietre, una macchina del tempo se fosse possibile averla, ci renderebbe la felicità di conoscerli tutti su questo sito.
Posizionato vicino al santuario del Dio della giovinezza e dell’allegria ecco perché porta il suo nome. É interessante evidenziare una particolarità di quelle epoche.

Con i Greci prima e con i Romani poi, i teatri avevano un posto d’onore nelle città, queste strutture, importanti di socializzazione, erano presenti ovunque a prescindere dalla grandezza della città che le ospitava.