“Lorem Ipsum”: cosa significa questa espressione “latina” e da dove arriva
Nell’industria tipografica e grafica “Lorem ipsum” è una delle espressioni più note.
Nel mondo dell’industria tipografica e della grafica l’espressione “Lorem ipsum…” è una delle frasi più famose e utilizzate.
Sebbene sia comune pensare essere parole latine disposte con una logica e con un significato ben precisi, in realtà l’espressione nella sua forma attuale non ha una vera e propria traduzione perché in realtà non ha senso ed è utilizzata per riempire gli spazi nei progetti grafici prima dell’inserimento del contenuto reale.
L’espressione “Lorem ipsum” ha radici che risalgono al I secolo a.C., in un’opera del celebre oratore e filosofo romano Marco Tullio Cicerone.
L’opera in questione è De finibus bonorum et malorum, un dialogo filosofico scritto in cinque libri nel 45 a.C. che esplora i concetti del bene e del male, il piacere, le virtù e il dolore, nel contesto della filosofia epicurea e stoica.
Il passaggio da cui deriva il “Lorem ipsum” originale si trova nel Libro I, sezione 32, del trattato.
Il testo originale da cui il “Lorem ipsum” è stato estrapolato recita: “Neque porro quisquam est qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit…” che può essere tradotto come: “Nessuno ama il dolore in sé, lo cerca e vuole ottenerlo, semplicemente perché è dolore…”. Questo passaggio sottolinea la filosofia epicurea che evita il dolore come un fine in sé.
Durante il Rinascimento, i tipografi utilizzavano il testo latino di Cicerone per testare i caratteri tipografici.
Tuttavia il testo è stato progressivamente modificato per evitare che le parole reali distraessero il lettore dal design del layout.
L’accoppiata “Lorem ipsum”, ad esempio, è così una deformazione del “dolorem ipsum” presente nel testo originale.
Con il passare del tempo, altre parti del passaggio sono state modificate o rimosse, risultando nel “Lorem ipsum” moderno che, pur richiamando la struttura latina, è sostanzialmente privo di significato.
Il “Lorem ipsum” divenne particolarmente popolare con l’avvento della stampa a caratteri mobili nel XV secolo.
Tipografi come Aldo Manuzio e Claude Garamond lo utilizzarono per provare e mostrare i caratteri tipografici che stavano sviluppando.
L’obiettivo era creare un testo che permettesse di giudicare l’aspetto grafico dei caratteri senza essere influenzati dal contenuto.
Con l’avvento della tipografia digitale negli anni ’80, il “Lorem ipsum” è diventato uno standard globale.
Ormai tutti i software lo incorporano come testo predefinito per i layout di pagina, e anche con la crescita del web design è stato adottato come segnaposto per testi nei siti web, aiutando i designer a visualizzare la struttura e l’estetica di una pagina senza contenuti definitivi.
Oltre all’uso tecnico, l’espressione ha trovato posto in ambiti più inusuali. In pubblicità, film e persino tatuaggi, a volte appare volutamente per suscitare curiosità o come simbolo di un messaggio ancora in fase di sviluppo.
Il suo significato privo di senso ne permette una flessibilità creativa unica.