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Come si combatteva il freddo nel Medioevo

    Nel Medioevo faceva freddissimo! Non c’erano termosifoni, né vetri alle finestre, e quindi le case erano perennemente attraversate da spifferi. La questione delle finestre è uno dei primi punti affrontati: se oggi ci sembra scontato avere vetri a isolare l’interno dall’esterno, nel Medioevo non era affatto così. Le finestre, quando presenti, erano piccole e, al posto dei vetri, c’erano imposte di legno o tele cerate. Si doveva scegliere tra far entrare la luce e il freddo… oppure nessuno dei due.

    Il vetro era un materiale costoso e raro. Comparve nelle cattedrali intorno al X secolo, ma nelle abitazioni private arrivò solo dopo il 1300, e comunque era appannaggio dei benestanti. Anche quando presente, il vetro era opaco, di scarsa qualità e spesso tenuto insieme da reticoli di piombo. La sua diffusione popolare si è verificata solo in epoca moderna.

    Come si riscaldavano le case?

    I camini, come li intendiamo oggi, non si sono sviluppati prima del 1200. Probabilmente sono un’invenzione italiana, dato che le prime testimonianze scritte provengono da documenti dell’Antica Repubblica Marinara di Venezia. Prima di questa innovazione, per riscaldarsi e per cucinare le famiglie accendevano il fuoco direttamente al centro della stanza. Il fumo usciva attraverso dei fori praticati sul tetto, il che rendeva le stanze costantemente fumose. La mancanza di canne fumarie significava che, pur riscaldandosi, si era esposti a respirare fumo per gran parte della giornata.

    La costruzione stessa delle abitazioni contribuiva poco al mantenimento del calore. Le case medievali erano spesso in legno e mal isolate, un vero problema nei mesi più freddi. Anche di notte il freddo non dava tregua. Tenere acceso il fuoco mentre si dormiva era rischioso, a causa delle scintille e della possibilità di incendi.

    La soluzione?

    Coprirsi il più possibile a letto. Gli uomini e le donne del Medioevo dormivano sotto le coperte pesanti e indossavano berretti per coprire la testa, che doveva rimanere scoperta durante la notte per ovvi motivi.

    Curioso è l’aneddoto sui letti a baldacchino, spesso ritenuti un vezzo estetico. In realtà erano estremamente pratici: le tende che li circondavano servivano a trattenere il calore e a riparare dal freddo e dagli spifferi. Non era una questione di lusso, ma di sopravvivenza. I più ricchi, inoltre, coprivano le pareti con arazzi e tende pesanti per limitare l’ingresso dell’aria gelida.

    Questi aneddoti ci fanno capire per l’ennesima volta che siamo stati fortunati a nascere in quest’epoca storica, dove abbiamo gli strumenti per combattere il freddo in maniera molto meno complessa rispetto allo scorso millennio.