Il termine macello, con i suoi derivati, viene dal latino vengono dal latino plancam; su di essa vengono lavorati e ridotti a pezzi e poi a fette i resti della carcassa di ciascun animale
Nell’antica Puteoli (così come a Roma) i <macella> (plurale del sostantivo neutro macellum) non corrispondevano alle odierne macellerie, ma a veri e propri mercati, dove, insieme alle carni, si vendevano vari generi alimentari, come pesce o anche frutta e verdura provenienti da zone lontane e talvolta anche cibi già cotti.
A Napoli il macellum più grande e conosciuto è quello di Pozzuoli, oggi detto Tempio di Serapide perché al centro c’era una statua di una divinità egizia.
Il macellarius – da cui macellaio – era uno dei tanti venditori che operavano del macellum.
